Author: pierluigimastroserio

Tendi la mano al povero

La Caritas diocesana, dal 19 al 23 dicembre, invita a “farsi carico dei pesi dei più deboli” attraverso una raccolta alimentare presso ogni parrocchia e presso la Casa della Carità sita al Piano San Rocco. Si potrà fare una donazione anche tramite bonifico bancario.

Lettera di accompagnamento al messaggio per la Giornata del Seminario

Carissimi fratelli presbiteri e diaconi, religiosi e religiose come ogni anno, ci incamminiamo verso il Santo Natale ed un appuntamento a noi caro è quello della Giornata del Seminario, che nella nostra Diocesi si celebra nella solennità dell’Immacolata concezione di Maria. Specialmente in questo giorno, accompagniamo, con la preghiera e con l’affetto di sempre, i nostri seminaristi Giuseppe, Agostino, Pasquale, Domenico e il piccolo Michele, che quest’anno affrontano una formazione differente, seppur intensa ed entusiasmante. Vi ricordo, come già il Vescovo nel suo messaggio, l’invito a far partecipare agli incontri vocazionali del gruppo “Se vuoi”, quei ragazzi che, nelle vostre parrocchie, si pongono interrogativi seri riguardo alla propria vocazione e tutti
coloro che, a parer vostro, possano crescere e rimanere edificati nello sperimentare la bellezza di un accompagnamento spirituale, per poter discernere la propria vocazione.
Gli appuntamenti di questi incontri sono ogni terzo sabato del mese (19/12; 16/01; 20/02; 20/03; 17/04; 15/05), presso il Seminario Vescovile, alle ore 16:00.
In allegato con il messaggio del vescovo troverete anche le preghiere dei fedeli da aggiungere come intenzioni nella liturgia Eucaristica, perché tutta la Diocesi si trovi concorde nel pregare il Signore della messe nelle nostre realtà parrocchiali e cittadine.
Grazie per la vostra preghiera e collaborazione.

Un caro saluto

† Luigi Renna
Vescovo

“È tempo di vegliare”

Si intitola “È tempo di vegliare” il messaggio di Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, vescovo della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, indirizzato al clero e ai diaconi, ai religiosi e alle religiose, all’associazionismo ecclesiale e ai fedeli tutti, in occasione dell’Avvento, tempo che proietta la Chiesa verso la celebrazione della solennità del Natale. Lasciandosi guidare dal profeta Isaia, voce autorevole dell’attesa, il Pastore della Chiesa locale legge e interpreta la difficile situazione della contemporaneità condizionata dal Covid-19 e invita a “sentirci più famiglia”, vivendo l’essenzialità delle imminenti festività natalizie nell’abbraccio del “valore delle persone, le più fragili, come ha fatto Dio facendosi uomo”. Per tale ragione, scrive il Vescovo, “È tempo di non lasciarci andare alla rassegnazione”, nella certezza che “Dio ci viene incontro e non ci lascia soli anche in questo momento storico”.

È tempo, quindi, di vegliare, “con gli occhi del cuore ‘aperti’”, individuando “i segni di Dio” nei “volti delle persone” perché, alla scuola di Bergoglio, siamo “tutti sulla stessa barca”, quindi “insieme”. In Avvento, “Stringiamoci attorno a chi ha sofferto per la morte di un parente” – è l’accorato appello del vescovo Renna – guardando ad “alcuni luoghi”, come le “nostre case”,  spazio in cui la famiglia, nella preghiera, si prepara al Natale “e lo vive non solo attorno alla tavola, ma attorno a quel segno meraviglioso – così lo chiama papa Francesco – che è il presepe”; alle “persone a noi care”, come i ragazzi, i giovani, gli anziani “perché si sentano protetti e riscoprano la grande verità che noi, senza di loro, siamo senza memoria”; agli “altri che, con noi, fanno una Città”, assicurando, con la distanza fisica e la mascherina, vicinanza soprattutto ai commercianti, particolarmente provati dalla crisi innescata dalla pandemia; senza dimenticare “chi fa il proprio lavoro negli Ospedali, nella tutela dell’ordine pubblico assicurato dalle Forze dell’Ordine, nelle Scuole, a chi gratuitamente si fa dono nelle Caritas e nelle associazioni di volontariato”. In ultimo, la non per ultimo, “Vegliamo sulle nostre chiese”, per “attingere l’Acqua più fresca, come alla fontana di un villaggio”.

Quest’anno, il “tempo di vegliare” si fa progetto ecclesiale che, con il Vescovo e i responsabili dei diversi settori della pastorale, accompagnerà i fedeli, ogni sera, alle ore 20,30, sulla pagina Facebook della diocesi, per un momento di preghiera e di riflessione (programma completo su www.sites.webdiocesi.it/cerignola)

Serata culturale dedicata a Santa Scorese (1968 – 1991)

Il 25 novembre non è una data scelta a caso. E’ il ricordo di un brutale  assassinio, quello delle tre sorelle Mirabal avvenuto nelle Repubblica Dominicana nel 1960. La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata istituita dall’Onu nel 1999. La matrice della violenza contro le donne è percepibile  ancor oggi nella disuguaglianza dei rapporti tra uomini e donne. E la stessa Dichiarazione adottata dall’Assemblea Generale Onu parla di violenza contro le donne come di “uno dei meccanismi sociali cruciali per mezzo dei quali le donne sono costrette in una posizione subordinata rispetto agli uomini”.

Pochi giorni dopo la celebrazione nel mondo della giornata, la comunità parrocchiale di S. Antonio in Cerignola, ha organizzato per domenica 29 novembre, una serata culturale dedicata a Santa Scorese  (1968 – 1991), giovane studentessa assassinata con 14 coltellate. A partire dal 1988 un giovane psicopatico, che casualmente l’ha sentita proclamare la Parola di Dio durante una celebrazione nella cattedrale di Bari, la segue ovunque, perseguitandola con un corteggiamento ossessivo e arrivando a un tentativo di violenza sessuale, al quale Santa a stento riesce a sottrarsi. La giovane è costretta a essere sempre accompagnata da qualcuno durante le sue uscite, in un’epoca in cui il reato di “stalking” ancora non è perseguibile e, conseguentemente, le denunce presentate dalla famiglia alle autorità competenti non sortiscono l’effetto sperato. Ma il suo persecutore, dopo avere detto che l’avrebbe lasciata in pace se avesse rinunciato alla fede e ad andare in chiesa, di fronte al rifiuto della ragazza, con una sfida alla sua scelta cristiana, la minaccia ancora scrivendole in un biglietto: “O mia o di nessuno, e nemmeno di Dio“. Compresa la gravità delle minacce, Santa confida al suo direttore spirituale: “Sappi che qualunque cosa mi succeda, io ho scelto Dio”. Nonostante le precauzioni, nella tarda serata di venerdì 15 marzo 1991 il suo persecutore attende sotto il portone che lei rincasi e la colpisce con quattordici coltellate. Soccorsa dai familiari e trasportata al Policlinico di Bari, Santa muore nelle prime ore del 16 marzo 1991. Le sue ultime parole sono di perdono per l’uomo che l’aveva uccisa. Il cammino spirituale di Santa Scorese si può ricostruire attraverso gli scritti che ci ha lasciato. “Al di là del fatto di cronaca nera, la vicenda di Santa racchiude una testimonianza di fede profonda, esemplificata dalla sua vita e documentata dal suo diario e dalle sue lettere” , ha dichiarato il parroco don Carmine Ladogana, che ha proseguito dicendo: “Per Santa è in corso il processo di beatificazione. La fase diocesana si è conclusa il 7 settembre 1999. Attualmente la giovane è Serva di Dio, per l’eroicità dimostrata in una tragedia analoga a quelle di sante come Maria Goretti e Antonia Mesina. “. La serata del 29 novembre si svolgerà in chiesa con inizio alle ore 20,00, nel rispetto delle norme anti-covid, e con diretta sulla pagina facebook della parrocchia (Parrocchia Sant’Antonio da Padova). Teresa Spadafina leggerà brani scelti dal libro “Santa che voleva solo vivere” di Antonio Traversa, accompagnata al pianoforte da Francesco Chiappinelli e dal violinista Gennaro Palmiotto. introdurrà la serata il parroco don Carmine Ladogana. Presenta,  Alba Rita Dalessandro.

 

I nuovi cibori in marmo della Cattedrale di Cerignola

Due nuovi cibori in marmo arricchiscono il patrimonio della Cattedrale di Cerignola. Il progetto, previsto nell’ambito delle celebrazioni per il Bicentenario dell’istituzione della Diocesi di Cerignola (1819-2019) concluso un anno fa, si completa in questi giorni a causa dei tempi di progettazione e delle fasi di esecuzione, rallentati dal lockdown della scorsa primavera. La realizzazione dei due cibori, che ben si armonizzano con l’altare in marmo della Cappella del Santissimo Sacramento, è stata affidata per la progettazione all’architetto Tommaso Massarelli e per la costruzione alla “Ditta Marmi” di Germinario Luigi di Canosa di Puglia.

Il “Grazie!” più sentito va al signor Edgardo Grillo, munifico offerente delle due eleganti strutture marmoree, che ha voluto abbellire la Cattedrale con i cibori in ricordo dei suoi genitori, Italo e Maria Paolillo, e di sua sorella Ornella.

I manufatti marmorei sono stati realizzati ai lati della Cappella. A sinistra, guardando il Crocifisso, è stata collocata la statua della Madre di Dio e delle Grazie (sec. XIII), proveniente dall’antica chiesa del Padreterno, conservata in questi anni nel Polo Museale “Mons. Felice di Molfetta” di Ascoli Satriano; la statua lignea raffigura la Vergine con il Bambino ed è l’immagine più antica della Madre di Dio, insieme all’Icona della Madonna di Ripalta, venerata a Cerignola. A destra è stato posizionato il busto argenteo del Patrono della Città, San Pietro Apostolo, opera del maestro Igino Legnaghi di Verona. La Cappella del Santissimo Sacramento, con la Presenza Eucaristica, con il Crocifisso del Trecento, con le immagini della Vergine e di San Pietro, diventa così il cuore della Cattedrale.

Il vescovo Luigi Renna ringrazia, oltre al signor Edgardo Grillo, al signor Luigi Germinario con le maestranze, alla Ditta “Metta Luigi”, al signor Antonio Stringaro e al maestro Gaetano Russo, anche il Direttore dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali, sac. Ignazio Pedone, e il Direttore dell’Ufficio Tecnico Diocesano, geom. Antonio Totaro, per aver seguito con amore e competenza i lavori nelle loro varie fasi.