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Messaggio alla Città di Cerignola – Per il bene comune e la qualità della vita

Carissimi Cerignolani,

mi rivolgo a voi nel giorno festivo dell’antico Santo Patrono della nostra Città, l’Apostolo Pietro, un tempo venerato nella Chiesa Madre e da poco meno di un secolo nel Duomo che, con la sua maestosa cupola, sembra vegliare sulla Città e sul suo vasto territorio.

Vi scrivo a pochi mesi dalle consultazioni elettorali durante le quali i cittadini sceglieranno la nuova Amministrazione Comunale, dopo il lungo periodo di guida dei Commissari Prefettizi in seguito allo scioglimento della precedente per infiltrazioni mafiose. È un momento di grande corresponsabilità, al quale non dobbiamo sottrarci e del quale ognuno deve avvertire la rilevanza.

Mentre la giustizia fa il suo corso, non possiamo non guardare con speranza al futuro, attenti ai bisogni di una Città che, con le sue borgate rurali, è fiaccata da tanti problemi, alcuni atavici, acuiti dalla situazione di pandemia dalla quale ci auguriamo di uscire definitivamente.

È il momento in cui la società civile, i partiti e i movimenti politici si stanno adoperando per esprimere dei candidati a Sindaco e all’amministrazione, che abbiano davvero a cuore il bene comune. Auspico, come tanti cittadini, un attento discernimento sulle candidature, che sia animato dal buon senso e dal desiderio di essere rappresentati da chi ponga fine alle tante situazioni che frenano lo sviluppo integrale della Città e la sua qualità della vita.

Il buon senso sappia scegliere uomini e donne che abbiano gli strumenti culturali per una chiara visione di ciò di cui Cerignola necessita, e la rendano protagonista di una ripresa economica favorita dal “Piano nazionale di ripresa e di resilienza”: anche se l’economia non è l’unico indice per indicare lo sviluppo integrale della Città, è tuttavia determinante perché dalla mancanza di investimenti sul lavoro dipende il bene comune. Si parla spesso di questo concetto, presente nella Dottrina Sociale della Chiesa, ma forse poco chiaro a tanti in quella che è la sua accezione nella visione cristiana, sempre rispettosa della laicità delle istituzioni civili.

Esso è definito dal Concilio Vaticano II come “l’insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono sia alla collettività sia ai singoli membri, di raggiungere la propria perfezione più pienamente e più celermente” (Gaudium et spes, 26). Il bene comune non ha nulla a che vedere con l’assistenzialismo che aiuta la gente per renderla dipendente dai suoi “benefattori”, nello stile delle associazioni mafiose, ma “promuove” delle condizioni affinché ogni persona possa realizzarsi socialmente, culturalmente e professionalmente.

La Dottrina Sociale della Chiesa afferma anche: “Il bene comune non consiste nella semplice somma dei beni particolari di ciascun soggetto del corpo sociale. Essendo di tutti e di ciascuno è e rimane comune, perché è indivisibile e perché soltanto insieme è possibile raggiungerlo, accrescerlo e custodirlo, anche in vista del futuro” (Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, n. 164). La “somma dei beni particolari” mette insieme beni egoistici, secondo la logica “spartitoria”, in cui lo stile mafioso e l’interesse di pochi giocano sempre la parte del leone. Il “bene comune” è indivisibile perché non guarda ai benefici di qualcuno, ma di tutti: centro e periferie, città e borgate, zone artigianali e aree rurali. E mi permetto di suggerire ai candidati: assicuratelo sia a chi sosterrà la vostra elezione, sia a chi sarà vostro avversario politico.

Per questo, cari candidati, permettete che dia voce alle sofferenze dei cittadini, non per chiedere “per qualcuno”, ma per tutti. Chiedere che, nei vostri programmi, sia ben chiara la distanza da ogni forma di illegalità, da procedimenti amministrativi che possano favorire la corruzione e le infiltrazioni mafiose, da ogni tipo di contatto con chi, con i suoi loschi affari, ha ridotto in questo stato la Città. Nei vostri programmi si affermi con chiarezza cosa è l’illegalità, cosa è la mafia e come essa può bloccare la qualità della vita cerignolana. Tacere su questi temi, significherebbe partire col piede sbagliato.

Chiedo che vi circondiate di gente al di sopra di ogni sospetto, di persone che non hanno bisogno della politica per vivere, perché non si sentirebbero libere nei confronti del potere.

Chiedo che, nei vostri programmi, si prenda a cuore il buon funzionamento della “macchina” amministrativa, senza la quale anche le idee migliori non possono realizzarsi: che a farla funzionare siano persone competenti, presenti nella Città laddove c’è bisogno, sempre creative nello svolgere il proprio nobile lavoro.

Chiedo che siate rigorosi, nella collaborazione con le Forze dell’Ordine, per la sicurezza dei cittadini nel centro, nelle periferie e nelle zone rurali; che vigiliate sul commercio “selvaggio” di prodotti di dubbia provenienza, venduti senza licenza o in mancanza delle necessarie condizioni igieniche, sotto lo sguardo mortificato di chi paga spazi pubblici e autorizzazioni per fare il proprio onesto lavoro. Chiudere gli occhi su questo non significa aiutare i poveri, ma incrementare la mentalità del “Fai da te!” che non porterà mai alla crescita della Città.

Chiedo che abbiate a cuore il decoro urbano di Cerignola, che è tutt’uno con la natura rigogliosa e stupenda che il Creatore ha dato a questo territorio. Questione ambientale, questione dell’educazione allo smaltimento dei rifiuti, decoro delle piazze e anche delle periferie cresciute senza armonia e bellezza sono aspetti tra loro connessi.

Chiedo, a nome dei senza voce, i nostri fratelli immigrati, che portano ricchezza al nostro territorio con il loro lavoro, spesso mal pagato, accoglienza e servizi che permettano loro di lavorare senza doversi piegare alle logiche del caporalato.

Questo, e molto altro, è quello che i cittadini di buona volontà chiedono o chiederebbero. Vi prego di ascoltarli.

E prego voi, cari concittadini, di essere esigenti con chi voterete. Disdegnate gli slogan senza contenuti, non accontentatevi delle briciole, né dei favori personali, ma mirate alto, alla qualità della vita e al bene di tutti. È triste sapere che la nostra Provincia di Foggia, secondo il “report” sulla qualità della vita – frutto di una attenta ricerca dell’Università “La Sapienza” (cfr. Italia oggi, 30 novembre 2020) – occupa l’ultimo posto nella classifica nazionale: il 107mo! Non diamo la colpa solo agli Amministratori degli ultimi decenni, ma anche a noi, società civile. Non gridiamo allo scandalo, come se avessero parlato male della nostra famiglia, ma facciamo un esame di coscienza su come potremo contribuire a far sì che si realizzino positivamente i sette indicatori di questo triste primato: affari e lavoro; ambiente; sicurezza sociale; istruzione; formazione e capitale umano; reddito e ricchezza; reati, sicurezza e tempo libero.

Un suggerimento, cari candidati: prendete questi indicatori come obiettivi del vostro programma di governo. E voi, cari cittadini, considerateli come le aspettative su cui puntare. E, forse, cominceremo a parlare di un futuro radioso e solido per la nostra Cerignola.

Vi benedico e prego per tutti lo Spirito Santo perché ci illumini.

 

 

    † Luigi Renna

Vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano

È scomparso il papà del vescovo Luigi Renna

Il Vicario Generale, mons. Antonio Mottola, unitamente a Sua Ecc. Mons. Felice di Molfetta, vescovo emerito della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, il Vicario Episcopale, i Vicari Foranei, gli officiali della Curia Vescovile, i sacerdoti e i diaconi, i religiosi e le religiose, i fedeli tutti, si stringono affettuosamente con la preghiera a Sua Ecc. Mons. Luigi Renna e ai Suoi familiari per la dipartita del caro papà Riccardo. Innalzano al Signore della Vita il suffragio per la Sua anima, nella certezza di fede che sia stata accolta nel numero degli eletti del cielo e invitano tutti alla preghiera. I funerali si svolgeranno oggi, sabato, 26 giugno 2021, alle ore 15,30, nella Chiesa Madre di Minervino Murge. Dalle ore 14 la salma sosterà in chiesa.

Le nomine del vescovo Luigi Renna in vista del nuovo Anno Pastorale

È stato Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, vescovo della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, a rendere note le nuove nomine in vista del nuovo Anno Pastorale, durante l’assemblea del clero, svoltasi venerdì, 25 giugno 2021, nella chiesa parrocchiale dello Spirito Santo a Cerignola: Mons. Vincenzo D’Ercole è nominato Vicario episcopale per la Pastorale; don Gerardo Rauseo è nominato Economo diocesano, con inizio incarico dal 1° settembre 2021; don Rosario Lofrese è nominato Amministratore parrocchiale della Parrocchia Maria SS. Addolorata in Cerignola, con inizio incarico entro il 30 settembre 2021; don Angelo Mercaldi è nominato Parroco della chiesa di Santa Maria della Stella in Stornarella, con inizio incarico entro il 30 settembre 2021; don Silvio Pellegrino rimane unico Parroco di Ordona dall’8 agosto p.v., mentre don Salvatore Iorio lascia l’incarico di co-parroco per raggiunti limiti di età; don Vito Lapace è nominato Amministratore parrocchiale della Parrocchia San Gioacchino in Cerignola a partire dal 1° luglio 2021; don Vincenzo Alborea rimane Parroco-Rettore del Santuario di Maria SS. di Ripalta (Cerignola); don Claudio Barboni è nominato Parroco di San Giuseppe in Tressanti a partire dal 1° luglio 2021 e la detta Parrocchia entra a far parte dell’Unità Pastorale “San Francesco da Paola”; alla stessa parrocchia, a breve, sarà assegnato un vicario parrocchiale; don Vincenzo Giurato è nominato Vicario parrocchiale della Parrocchia dello Spirito Santo e inizierà il suo ministero domenica, 12 settembre p.v.; don Serge Finia Bussa, sacerdote studente della Repubblica Democratica del Congo, diventa Vicario parrocchiale della parrocchia di San Gioacchino in Cerignola dal 1° luglio 2021; don Nestor Joseph Rakotoniaina, sacerdote fidei donum della diocesi di Moramanga, è nominato vicario parrocchiale della Parrocchia Maria SS. del Buon Consiglio in Cerignola e inizierà il suo ministero il 12 settembre p.v.; il seminarista accolito Giuseppe Pio Di Donato è affidato, per completare il suo cammino di formazione pastorale, alla Parrocchia Santa Maria della Stella in Stornarella. Inoltre, l’Ispettore dei Salesiani per l’Italia Meridionale ha nominato Direttore dell’Opera Salesiana di Cerignola il rev. don Giuseppe Ciglione sdb.

A tutti i presbiteri vada la nostra gratitudine per la libertà interiore con cui hanno accettato i nuovi incarichi e per l’amore e la dedizione con cui hanno portato a termine il proprio incarico coloro che hanno lasciato: il tutto per l’edificazione nella carità della nostra Chiesa di Cerignola-Ascoli Satriano. Assicuriamo loro la nostra fervida preghiera perché siano presbiteri desiderosi di essere “pane spezzato” per il popolo di Dio.

Il vescovo Luigi Renna eletto Presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace della Conferenza Episcopale Italiana

Durante i lavori della 74a Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana, in svolgimento in questi giorni a Roma, al termine delle votazioni tenutesi nel pomeriggio di mercoledì, 26 maggio 2021, il vescovo Luigi Renna, pastore della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, è stato eletto Presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace.

Di seguito l’elenco dei nuovi Presidenti delle altre Commissioni Episcopali che, con il vescovo Renna, faranno parte, per il prossimo quinquennio, del Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana:

 

Commissione Episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi:

presidente Franco Giulio Brambilla (vescovo di Novara)

 

Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute:

presidente Carlo Roberto Maria Redaelli (arcivescovo di Gorizia)

 

Commissione Episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali:

presidente Domenico Pompili (vescovo di Rieti e amministratore apostolico sede vacante di Ascoli Piceno)

 

Commissione Episcopale per la famiglia, i giovani e la vita:

presidente Paolo Giulietti (arcivescovo di Lucca)

 

Commissione Episcopale per il laicato:

presidente Angelo Spinillo (vescovo di Aversa)

 

Commissione Episcopale per la liturgia:

presidente Gianmarco Busca (vescovo di Mantova)

 

Commissione Episcopale per il clero e la vita consacrata:

presidente Paolo Martinelli (vescovo ausiliare di Milano)

 

Commissione Episcopale per le migrazioni:

presidente Gian Carlo Perego (arcivescovo di Ferrara-Comacchio e abate di Pomposa)

 

Commissione Episcopale per l’ecumenismo e il dialogo:

presidente Derio Olivero (vescovo di Pinerolo)

 

Commissione Episcopale per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese:

presidente Giuseppe Satriano (arcivescovo di Bari-Bitonto)

 

Commissione Episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università:

presidente Claudio Giuliodori (assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore)

 

Al vescovo Renna e a tutti i neoeletti gli auguri di un proficuo lavoro!

Fine del Ramadan: il vescovo Luigi Renna incontra i fratelli musulmani nel Centro “Santa Giuseppina Bakhita”

“Il tempo di Ramadan è un tempo di guarigione spirituale, di crescita e di condivisione con i poveri e di rafforzamento dei legami con parenti ed amici. Per noi (…) cristiani, è un tempo propizio per consolidare le nostre relazioni con i fratelli musulmani, mediante i saluti e gli incontri. Il Ramadan e ‘Id al-Fitr sono occasioni speciali per far crescere la fraternità tra cristiani e musulmani. (…) Aggiungo l’augurio che cristiani e musulmani dimostrino solidarietà con l’umanità così duramente colpita e rivolgano le loro preghiere a Dio Onnipotente e Misericordioso, affinché estenda la Sua protezione su ogni essere umano, perché possano essere superati questi momenti tanto difficili”: scrive così il cardinale Miguel Àngel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso (Messaggio per il mese di Ramadan e ‘Id al-fitr 1441 h./2020 a.d.).

La fine del Ramadan sarà l’occasione propizia per un momento di fraternità che si svolgerà, guidato da Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, vescovo della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, venerdì, 14 maggio 2021, alle ore 17, nel Centro “Santa Giuseppina Bakhita” in località “Tre Titoli”.

L’iniziativa, organizzata dall’Ufficio Diocesano per la Pastorale dei Migranti, coordinato da don Claudio Barboni, attraverso lo scambio degli auguri, approfondirà la mutua conoscenza allo scopo di accrescere la comunione tanto desiderata: anche in vista della prossima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che, come ogni anno, sarà celebrata nell’ultima domenica del mese di settembre, quest’anno il giorno 26, guidata dal messaggio di papa Francesco, intitolato Verso un “noi” sempre più grande, dove si legge: “Oggi la Chiesa è chiamata a uscire per le strade delle periferie esistenziali per curare chi è ferito e cercare chi è smarrito, senza pregiudizi o paure, senza proselitismo, ma pronta ad allargare la sua tenda per accogliere tutti. Tra gli abitanti delle periferie troveremo tanti migranti e rifugiati, sfollati e vittime di tratta, ai quali il Signore vuole sia manifestato il suo amore e annunciata la sua salvezza. ‘I flussi migratori contemporanei costituiscono una nuova ‘frontiera’ missionaria, un’occasione privilegiata di annunciare Gesù Cristo e il suo Vangelo senza muoversi dal proprio ambiente, di testimoniare concretamente la fede cristiana nella carità e nel profondo rispetto per altre espressioni religiose. L’incontro con migranti e rifugiati di altre confessioni e religioni è un terreno fecondo per lo sviluppo di un dialogo ecumenico e interreligioso sincero e arricchente’”.

 

Comune di Cerignola – Iscrizione al corso gratuito di educazione digitale “La Scuola di Internet per tutti”

Con Deliberazione della Commissione Straordinaria n. 58 del 31/03/2021 il Comune di Cerignola ha aderito al progetto nazionale gratuito di educazione digitale “La Scuola di Internet per tutti”; il progetto promosso da Tim, in collaborazione con Fondazione Mondo Digitale (FMD), è realizzato in tutta Italia con lo scopo di fornire una formazione digitale dei cittadini con minori opportunità, giovani e donne disoccupate, cittadini in situazioni vulnerabili, anziani che vogliano acquisire gratuitamente nuove competenze nel campo digitale, utili anche per fini occupazionali;
il primo corso partirà giovedì, 22 aprile, dalle ore 16,30 alle ore 17,30, e le lezioni continueranno nei successivi tre giovedì (29/04 – 06/05 – 13/05) sempre allo stesso orario (completo);
il secondo corso partirà giovedì, 29 aprile, dalle ore 18 alle ore 19, e le lezioni continueranno nei successivi tre giovedì (06/05 – 13/05 – 20/05), sempre allo stesso orario (completo);
il terzo corso partirà venerdì, 23 aprile, dalle ore 10:30 alle ore 11:30, e le lezioni continueranno nei successivi giorni (29/04 – 07/05 – 14/05), sempre alla stessa ora (completo).
In considerazione che i primi tre corsi sono già completi, gli organizzatori hanno riservato altri due nuovi corsi che saranno realizzati:
Venerdì, 7 maggio, dalle ore 16,30 alle ore 17,30, e le lezioni continueranno nei successivi tre venerdì (14/05 – 21/05 – 28/05) sempre alla stessa ora (nuovo corso);
Martedì, 11 maggio, dalle ore 18 alle ore 19 e le lezioni continueranno nei successivi tre martedì (18/05 – 25/05 – 01/06) sempre alla stessa ora (nuovo corso).
Il cittadino che decide di aderire in autonomia al corso deve cliccare sul seguente link: https://forms.gle/P88ZrFJCLCKuY18c9 o copiarlo ed incollarlo nella barra degli indirizzi del browser e potrà decidere a quale dei due corsi iscriversi. Compilato il form riceverà automaticamente all’indirizzo email inserito la conferma di iscrizione. A ridosso dell’inizio del corso riceverà poi le credenziali di accesso alla piattaforma Google Classroom ed il link pubblico e diretto all’aula della prima lezione.
Quando uno dei due corsi sarà al completo (circa 30 partecipanti), le iscrizioni confluiranno automaticamente al secondo corso finché anche quest’ultimo non sarà al completo.

La famiglia umana con lo sguardo rivolto al futuro – Messaggio per la Festa di San Giuseppe Lavoratore – 1° maggio 2021

Il 1° maggio si intrecciano la festività di San Giuseppe lavoratore e il primo giorno di un mese “mariano” che, in modo particolare nella nostra Ascoli Satriano, è dedicato alla venerazione di Maria, Madre della Misericordia. È la festa del lavoro e non possiamo dimenticare che è l’occasione per fare un bilancio sulla situazione lavorativa in questo tempo di pandemia, guardando soprattutto al bene della famiglia, a cui la Famiglia di Nazareth, con la bellezza della sua umanità abitata da Dio, ci richiama.

Facciamo nostre le preoccupazioni espresse dai Vescovi nel Messaggio per la festa di questo 1° maggio 2021:

 

Nel mondo del lavoro si sono aggravate le diseguaglianze esistenti e create nuove povertà. Già prima di essa il Paese appariva diviso in tre grandi categorie. Una composta da lavoratori di alta qualifica o comunque tutelati e privilegiati che non hanno visto la loro posizione a rischio. (…) Una seconda categoria di lavoratori in settori o attività a forte rischio o comunque con possibilità di azione ridotta è entrata in crisi: commercio, spettacoli, ristorazione, artigiani, servizi vari. (…) Un terzo gruppo è rappresentato dai disoccupati, dagli inattivi o dai lavoratori irregolari e coinvolti nel lavoro nero che accentua una condizione disumana di sfruttamento. Sono gli ultimi, in particolare, ad aver vissuto la situazione più difficile perché fuori dalle reti di protezione ufficiali del welfare (Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace/CEI, “E al popolo stava a cuore il lavoro” (Ne 3,38). Abitare una nuova stagione economico-sociale. Messaggio dei Vescovi per la Festa del 1° maggio 2021, 19 marzo 2021).

 

Dietro ogni lavoratrice/lavoratore c’è una famiglia, non possiamo dimenticarlo. Cioè ci sono due adulti che, con senso di responsabilità e non poche volte con fatica, cercano di provvedere al presente e al futuro di tutto il nucleo familiare, in cui i figli sono l’anello più debole, perché possono essere privati di ciò che apre loro il futuro, ossia una formazione solida, che va dalla scuola a tutti gli altri ambiti della propria vita. Con la Dad e la fatica dell’impegno scolastico è emerso quanto sia importante il senso di responsabilità della famiglia e quanto sia essenziale l’alleanza tra scuola e famiglia. Politiche familiari lungimiranti sono una urgenza che deve vedere le famiglie più esigenti nei confronti dello Stato e della loro stessa coscienza civile. Quanti adulti hanno consapevolezza di cosa serve davvero alla loro famiglia e al loro futuro? E, accanto alla famiglia, poiché viviamo in una società che condivide beni che sono della collettività ed un bene indivisibile che è quello comune, sono in gioco anche due altre questioni, che richiedono consapevolezza negli amministratori della cosa pubblica e in tutti i cittadini, espresse in due urgenze: la conversione alla transizione ecologica e la riconversione alla centralità dell’uomo, che “spesso rischia di essere considerato come numero e non come volto nella sua unicità”.

Ormai non si può rimandare una progettualità che assicuri la “transizione ecologica”, per la sopravvivenza nostra e delle future generazioni. Gli imprenditori, gli agricoltori, le stesse forze politiche stanno acquisendo consapevolezza? Stanno investendo in futuro? Stanno prendendo le distanze da uno sfruttamento del territorio e del suo inquinamento irresponsabile e, spesso, truffaldino, con implicazioni di loschi interessi? Stiamo riqualificando il lavoro, dando centralità alle persone, ai loro salari e ai loro diritti, anche quando si tratta di persone che sono sempre vissute nella precarietà o sono immigrate? La progettualità politica e dei sindacati permetterà che si ritorni ad un “pre-pandemia” di disuguaglianze? Si sta utilizzando quello che dall’Europa può arrivare a sostegno della nostra povera economia del Sud?

Papa Francesco, nella Patris corde, la Lettera Apostolica su San Giuseppe, invita tutti ad implorare il padre putativo di Gesù “perché possiamo trovare strade che ci impegnino a dire: nessun giovane, nessuna persona, nessuna famiglia senza lavoro!” (Francesco, Lettera Apostolica Patris corde in occasione del 150° anniversario della Dichiarazione di San Giuseppe quale Patrono della Chiesa Universale, 8 dicembre 2020, n. 6).

Guardando a Gesù, a Maria, a Giuseppe, sentiamo che la loro vita è stata dignitosa, nonostante le traversie che hanno subito perché c’è stato quel lavoro di carpentiere che ha unito padre e figlio, e quella gioiosa operosità della madre che ha permesso una serena vita familiare. Che lo sguardo sulla Sacra Famiglia ci faccia implorare gli stessi diritti per tutti e impegnarci per essi.

Buona festa del lavoro!

Cerignola, dalla sede episcopale, 25 aprile 2021, IV Domenica di Pasqua.

 

 

† Luigi Renna

      Vescovo

L’impegno di tutti per un futuro migliore – A cura dell’Ufficio Stampa Tekra

Da lunedì 26 aprile partirà il servizio di raccolta differenziata “porta a porta” su tutto il territorio della città di Cerignola con la gestione di Tekra. Inoltre, dal 3 maggio sarà attivato anche il nuovo CCR (Centro Comunale di Raccolta) situato nella Zona Industriale della Città.

Le novità, però, non si fermano qui. Nelle prossime settimane saranno installati in aree ben definite della città distributori automatizzati di sacchetti da utilizzare per la raccolta. Sarà possibile ritirare in autonomia kit bimestrali preconfezionati, utilizzando la propria tessera sanitaria. Nei prossimi giorni sarà illustrata nel dettaglio la modalità precisa.

Sono stati installati anche diversi raccoglitori specifici per la raccolta delle deiezioni canine, così da permettere agli amanti degli animali di non dover portare con sé le deiezioni, ma trovare sempre un punto in cui depositarle correttamente. Inoltre, superato il periodo di “zona rossa COVID”, saranno introdotte altre due novità: ripartirà il servizio di Raccolta Differenziata al mercato settimanale; riprenderanno gli appuntamenti pubblici in cui ci saranno momenti di confronto e condivisione con la cittadinanza e con le associazioni del territorio per far sì che tutti siano costantemente informati ed aggiornati sulle migliori pratiche da porre in essere per una raccolta differenziata efficiente.

Il percorso verso il raggiungimento di un servizio completo ed efficace per tutta la Città è sicuramente lungo, ma questo non ci spaventa perché rappresenta una sfida importante. Per noi è fondamentale tutelare sempre l’ambiente e realizzare, nei fatti, il nostro slogan: “Non si torna indietro: l’impegno di tutti per un futuro migliore”.

A cura dell’Ufficio Stampa Tekra